Questa volta ci siamo lanciati in Val di Gorto, per vedere con i nostri occhi gli effetti della frana che ha colpito la strada che da Ovaro porta a Comeglians. i massi erano gia stati rimossi, ma da luincis abbiamo potuto vedere la zona da cui si è staccata la frana.
La montagna da cui si è staccata la frana sopra la strada e Florin sullo sfondo della frana
L'altezza da cui sono partiti gli enormi macigni, che per fortuna non hanno travolto persone o automobili in transito, era impressionante, anche se il nostro punto di osservazione era piuttosto lontano.
Poi ci siamo fermati a vedere lo sbarramento sul Degano che rifornisce d'acqua la cartiera di Ovaro. Florin sosteneva che nei "gabbiotti" vicino alla diga ci fossero le turbine per generare elettricità, prima di rendersi conto a sua volta che c'era solo un canale che portava acqua per la lavorazione alla fabbrica.
Poi, proseguendo per Cella ed Agrons, siamo siamo arrivati alla Pieve di Gorto, che domina la vallata. Lì abbiamo visto il cimitero, l'antica chiesa ed un rio senz'acqua nel fondovalle. Florin ha anche imparato la funzione originale delle pievi: punti di osservazione durante l'epoca dell'impero romano.
La pieve con il cimitero circostante
Dopo aver imparato la lezione di storia in cima alla montagna, abbiamo ripreso la strada (troppo stretta secondo Florin, perchè non si passava con due trattori) fino ad arrivare all'abitato di Muina. Da qui siamo tornati alla strada statale ed abbiamo preso la via di casa.
Ci siamo divertiti a vedere la casa mezza crollata per la frana, la strada interrotta ed il fiume senz'acqua. La prossima volta speriamo di vedere di peggio! Scherzi a parte, complice anche il bel tempo è stata una bella uscita.
Aspettiamo però sempre il contributo di Thomas, Gabriele, Giona ed i loro baldi amici per rimpolpare il blog!
Alla prossima puntata delle folli avventure Florin di Zuglio (disarmato)!
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