Una veduta del lago |
Il ponte sullo stretto... |
Tra un tuffo e l’altro il tempo è passato, con le esilaranti battute della mitica amica Manuela, che hanno fatto ridere anche la diga (a causa delle risate è stato segnalato un cedimento della struttura). Non contenti di aver attraversato il lungo ponte sul lago, abbiamo pensato di andare a vedere da vicino la diga; purtroppo però il tom-tom, installato ovviamente di serie sul mitico furgone, non ha trovato la via giusta e siamo finiti in una strada senza uscita (e senza parole, brava Manu). Con l’aiuto di un villico di passaggio, senza troppi danni abbiamo girato e abbandonato in mezzo alla strada il furgone, per poterci incamminare per un lungo e tortuoso sentiero. Dopo 25 metri siamo giunti alla meta. Siamo arrivati in un bel prato, con un rustico stavolo ben curato, che ci ha conquistato il cuore, tanto da costringerci a fare un autoscatto alle montagne innevate.
Il rustico stavolo ben curato |
Dopo di che ci siamo di nuovo imbarcati sul furgone a pois, che ci ha portato (tra gli sguardi attoniti degli abitanti indigeni) a scoprire il mondo che và da Chiaicis a Invillino, dove con grande sorpresa ci siamo imbattuti nella troupe cinematografica che Florin e Matteo avevano inutilmente cercato per le strade di Pani. Destino infingardo. Abbiamo quindi ripreso la via per Tolmezzo, dove ci siamo salutati carichi di buoni propositi per nuove escursioni.
Alla prossima puntata!
P.s.: ma sulle montagne c’era la neve...
Alla prossima puntata!
P.s.: ma sulle montagne c’era la neve...
P.p.s.: alcuni passaggi sono frutto di pura fantasia!