Questa volta ci siamo avventurati in Val di Lauco, in montagna, dove si trova un piccolo abitato di cui si ha notizia fin dall'epoca napoleonica. Ci sarebbe poi piaciuto proseguire lungo la strada che da Trischiamps arriva allo Zoncolan, ma la strada non ci ha permesso di arrivare a destinazione e vedere altre malghe; questo percorso, attraverso i monti Zoncolan e Dauda ci avrebbe portati a Fielis di Zuglio, ma purtroppo il Doblanco non è nè un fuoristrada, nè un trattore, per cui abbiamo dovuto rinunciare al nostro glorioso piano. La strada, asfaltata fino a Trischiamps, era a tratti accidentata, ma comunque facilmente agibile e dopo 40 minuti da Lauco siamo arrivati nella celebre località di Trischiamps! Qui Florin ha spiegato un po' la storia di quelle poche case e di chi ci abita, chi solo d' estate e chi tutto l'anno. Tra questi ultimi la signiora Oliva, che abbiamo trovato intenta a bruciare le erbacce dell'orto. La signora ci ha raccontato che erano passati i cinghiali a rovinare il suo orto nella notte precedente, per qui doveva riaccomodare il terreno e bruciare appunto tutte le erbacce e radici che i cinghiali vi avevano lasciato. Dopo un breve saluto e la solita foto di testimonianza, siamo risaliti su doblanco e abbiamo preso la via del ritorno.
lunedì 25 luglio 2011
lunedì 4 luglio 2011
A Verzegnis con furore!
Dopo la visita che abbiamo fatto con Erica e Manuela al lago di Verzegnis ormai quattro o cinque mesi fà, sbagliando tra l'altro clamorosamente obbiettivo, dato che volevamo raggiungere la diga ed invece siamo finiti sul ponte che attraversa il lago, abbiamo deciso di bissare l'uscita. Questa volta, memori del precedente errore, ci siamo diretti correttamente alla diga: dopo aver visto quella di Sauris, siamo ben allenati anche per questa, sebbene ci sia comunque un salino mica da ridere! Considerando poi che abbiamo visto anche la diga di Caprizi, possiamo dire che il trittico delle tre dighe più grandi della Carnia è completato.
Dopo aver minuziosamente ispezionato tutta la diga ed aver fatto le foto, ci siamo detti. "Perchè non oltrepassiamo il ponte sul lago in macchina ed andiamo a vedere cosa c'è di là?" Detto fatto, superiamo il ponte e seguiamo l'asfalto che ci porta a salire. Dopo pochi minuti un cartello in lontananza: Fusea?!? No, impossibile...ci avviciniamo ancora ed il mistero si risolve: non trattasi di Fusea, bensì di Pusea, ad un trivio della strada che da una parte non dà indicazioni, da un'altra manda a Pusea, e dalla terza a Duebis. "Visitiamo" sia Pusea che Duebis, borghi disabitati se non da villeggianti, e poi prendiamo la strada senza indicazioni, che dopo poco ci porta sulla strada che unisce Chiassis a Sella Chianzutan, sul percorso della cronoscalata di rally.
Il tempo non è più molto, però ci permettiamo di scendere dalla parte di Villa Santina con tutta la nostra calma, per tornare poi da lì a casa, non prima però di esserci ripromessi di visitare un altro giorno gli scavi romani e la pieve di Invillino.
Al prossimo aggiornamento!
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