lunedì 21 novembre 2011

bowling!

abiaomo scorpeto il bowling che ci piace molto siamo andati giuolio gabriele thomas matteo e florin nikolas e thomas aveva paura che il panda di non arivasi alla destinazione e si romperasi prima di partire da bowlng che non funzionava le luci della machina. adeso abiamo dovuto di cambiare la pista che siera blocato tutto abiamo dovuto di cambiare la pista gabriele ha fato 2  e straica di ponda  e giulio ha 1  straica   e thomas che caduto sulla pista da buowling 2 e volte e caduto  e  nikolas  si e divertito con noi e abiamo fato più punti di solito e matteo ha fato 1 straica  abiamo bevuto tutti la coca cola tutti quanti e abiamo mangiato 2 volte le patatine ho fato anchio uno staraica alla fine la clasifica avisto gabriele aha vincere davanti ha giulio, matteo, florin, thomas e nikolas. prima di natale faremo un altra partita . 

mercoledì 21 settembre 2011

moto e motoseghe...di epoca

ecuci di nuovo qua a distanza di un mese e mezo a racontare le nostre gite!
questa volta paleremo di un uscita con gabriele e iuri: abiamo deciso di fare un giro panoramico ragiungedo sauris da prato carnico. non contenti della lungheza di percorso abiamo deciso di alungare il percorso rarugendosi saurisa atraverso il paso pura ; da qusta strada siamo arivati driti sopra la diga di sauris dove abiamo fato le immancambili foto. dopo di che sosta dasauris di sopra, ci siamo direti verso forcela lavardet e dali siamo sciesi a prato carnico. nella scuola di prato abiamo visitato la monstra delle moto e delle motoseghe di epoca; siamo stati a facinati delli ogeti esposti, tra vespa anni 50, moto guzi di anni 30 e motoseghe suedesi ed americane. dopo ave sosrvato acuratamente il materiale osposto, ci siamo direti verso casa, un po stache per un puo caldo ma contenti della pomerigiu trascorso in sieme.      

giovedì 11 agosto 2011

Forni di Sotto!

Questa volta ci siamo avventurati fino a Forni di Sotto  per vedere uno dei posti che mancavano alla nostra collezione. Il tragitto è piuttosto lungo e così ci serve quasi un'ora di tempo per arrivare, ma la strada, fatta con calma, non ci affatica. Passiamo attraverso la nuova galleria, che prima di Forni di Sotto accorcia di gran lunga il percorso: un'opera mastodontica, che ha avuto bisogno di oltre 20 anni per essere completata, e che dà la sensazione di essere in Austria per le luci che ci sono dentro.Una volta arrivati a Forni di Sotto, decidiamo di andare a vedere i lavori per la costruzione di un nuovo campo sportivo, che dovrebbe ospitare il ritiro dell'Udinese il prossimo anno. Ma restiamo profondamente delusi: il nuovo campo ci appare davvero piccolo, secondo i nostri precisissimi passi non arriva a 100 metri. Un po' poco per permettere ad una squadra di Serie A di lavorare adeguatamente. ai posteri l'ardua sentenza.
Vista la lunghezza della strada che ci aspetta al ritorno ed il poco tempo a disposizione, ci possiamo fermare per poco, e dobbiamo subito risalire in macchina. Questa volta scegliamo di percorrere la vecchia strada, e ci appare subito evidente quanto sia più lunga e lenta rispetto alla nuova galleria.
Con la stessa calma con cui siamo saliti, ridiscendiamo a valle, contenti di aver portato a termine una nuova spedizione!
Alla prossima!

lunedì 25 luglio 2011

Trischiamps!

Questa volta ci siamo avventurati in Val di Lauco, in montagna, dove si trova  un piccolo abitato di cui si ha notizia fin dall'epoca napoleonica. Ci sarebbe poi piaciuto proseguire lungo la strada che da Trischiamps arriva allo Zoncolan, ma la strada non ci ha permesso di arrivare a destinazione e vedere altre malghe; questo percorso, attraverso i monti Zoncolan e Dauda ci avrebbe portati a Fielis di Zuglio, ma purtroppo il Doblanco non è nè un fuoristrada, nè un trattore, per cui abbiamo dovuto rinunciare al nostro glorioso piano. La strada, asfaltata fino a Trischiamps, era a tratti accidentata, ma comunque facilmente agibile e dopo 40 minuti da Lauco siamo arrivati nella celebre località di Trischiamps! Qui Florin ha spiegato un po' la storia di quelle poche case e di chi ci abita, chi solo d' estate e chi tutto l'anno. Tra questi ultimi la signiora Oliva, che abbiamo trovato intenta a bruciare le erbacce dell'orto. La signora ci ha raccontato che erano passati i cinghiali a rovinare il suo orto nella notte precedente, per qui doveva riaccomodare il terreno e bruciare appunto tutte le erbacce e radici che i cinghiali vi avevano lasciato. Dopo un breve saluto e la solita foto di testimonianza, siamo risaliti su doblanco e abbiamo preso la via del ritorno.

lunedì 4 luglio 2011

A Verzegnis con furore!

Dopo la visita che abbiamo fatto con Erica e Manuela al lago di Verzegnis ormai quattro o cinque mesi fà, sbagliando tra l'altro clamorosamente obbiettivo, dato che volevamo raggiungere la diga ed invece siamo finiti sul ponte che attraversa il lago, abbiamo deciso di bissare l'uscita. Questa volta, memori del precedente errore, ci siamo diretti correttamente alla diga: dopo aver visto quella di Sauris, siamo ben allenati anche per questa, sebbene ci sia comunque un salino mica da ridere! Considerando poi che abbiamo visto anche la diga di Caprizi, possiamo dire che il trittico delle tre dighe più grandi della Carnia è completato.



Dopo aver minuziosamente ispezionato tutta la diga ed aver fatto le foto, ci siamo detti. "Perchè non oltrepassiamo il ponte sul lago in macchina ed andiamo a vedere cosa c'è di là?" Detto fatto, superiamo il ponte e seguiamo l'asfalto che ci porta a salire. Dopo pochi minuti un cartello in lontananza: Fusea?!? No, impossibile...ci avviciniamo ancora ed il mistero si risolve: non trattasi di Fusea, bensì di Pusea, ad un trivio della strada che da una parte non dà indicazioni, da un'altra manda a Pusea, e dalla terza a Duebis. "Visitiamo" sia Pusea che Duebis, borghi disabitati se non da villeggianti, e poi prendiamo la strada senza indicazioni, che dopo poco ci porta sulla strada che unisce Chiassis a Sella Chianzutan, sul percorso della cronoscalata di rally.
Il tempo non è più molto, però ci permettiamo di scendere dalla parte di Villa Santina con tutta la nostra calma, per tornare poi da lì a casa, non prima però di esserci ripromessi di visitare un altro giorno gli scavi romani e la pieve di Invillino.
Al prossimo aggiornamento!

lunedì 13 giugno 2011

Sulle tracce dell'Ors di Pani

Eccoci finalmente riusciti a fregare anche Gabriele, Nikolas e Iuri, che entrano quindi di diritto nel club dei mitici!
Dopo il solito passaggio a Socchieve per osservare lo stato dei lavori della strada, abbiamo preso la direzione di Caprizi, per vedere la diga che lì si trova. Nonostante la pioggia battente siamo giunti a destinazione, fotografando come al solito il lago, ma non la diga, dato che Florin non ha avuto il permesso di scavalcare la recinzione per poterla ben fotografare.
Dopo una breve sosta al riparo della cappelletta, siamo ripartiti per tornare a Villa, dove trovarci con Iuri e riportare Nikolas.
Dopo che Iuri ha fortunatissimamente vinto 16 euro alla macchinetta, per la gioia di un vecchietto che aveva sperperato lì i suoi averi fino a pochi istanti prima, abbiamo salutato Nikolas e caricato Iuri e abbiamo preso la strada di Pani, dove Gabriele ha uno zio operativo, nipote del mitico Ors di Pani. Siamo saliti da Fresis, incuranti delle intemperie, proprio dalla parte dove ci eravamo dovuti arrendere per neve qualche mese fa. La strada non era male, escluso qualche guado dove era necessaria un po' di attenzione in più, ma non sono queste cose che possono fermare il potente Scudo!
Giunti a destinazione, abbiamo visto velocemente il luogo dove viene fatto il formaggio (che va a ruba) e la stalla, ed anche i danni di un fulmine sulla chiesetta del luogo.

Dopo una chiacchierata con il gentilissmo padrone di casa, ci siamo rimessi in marcia, anche considerando la nebbia che stava calando sulla zona. Con la calma di un turista triestino che blocca il traffico sulla SS52 nelle torride domeniche estive, siamo scesi fino a Muina, con i racconti che gli autoctoni Gabriele e Iuri ci facevano sui luoghi che attraversavamo. Da Muina ad Entrampo, attraverso Agrons, Cella e Luincis, è stato un attimo, e abbiamo così salutato Iuri, e dopo aver lasciato anche Gabriele siamo tornati a casa.
Un'altro tabù è così sfatato, anche Pani è nostra! ma torneremo con tempo migliore per visitare meglio l'azienda agricola, questa volta con invito!
Ciao a tutti!

E questa volta Crostis fu!

Come promesso abbiamo riprovato il Crostis: siamo andati dove il mitico giro d'Itlia non si è degnato di passare quest'anno, pur con tutti i preparativi che Manuaela e gli abitanti della zona avevano fatto!L'abbiamo presa tutti nei "comedons". Questa volta eravamo in quattro gatti in fila per tre col resto di due! Manuela,Matteo,Florin ed Erica. Mancavano come al solito Juri e Gabri che stavano pedalando affannosamente sullo Zoncolan assieme a Contador!!
Sulla strada per Tualis il primo slogan che abbiamo incontrato citava "Mjor contadins che Contador, no Crostis, no Party!!!"....e c'era pure George Clooney che usciva dal cartellone!!Proseguendo nel viaggio i quattro amici si sono avventurati fra le lande innevate, si credeteci c'era pure la neve!!Ad accoglierci le bellissime marmotte che con i loro fischi ci hanno rallegrato il tragitto.
Nei pressi del cippo AFDS, un valoroso ciclista ci ha raggiunti e congratulatici con lui per l'ardua impresa abbiamo proseguito. C'era così tanta neve che Manuela, Erica, Matteo e Florin si sono divertiti cosi  tanto ma cosi tanto che sul Crostis ci torneremo presto.
La discesa è stata sicuramente più rilassante della salita, soprattutto per il doblù, che ha lasciato tre dei suoi quattro cilindri tra i tornanti della salita, anche se i freni non saranno stati particolarmente felici, ma la nostra calma ha permesso una tranquilla discesa anche a loro. Abbiamo potuto constatare l'eccellente opera di messa in sicurezza della tanto temuta discesa, tanto che ci è parso di scendere avvolti in due lunghissimi cuscini che ci hanno accompagnati fino a valle.
Una volta rientrati a Maranzanis, Manuela ci ha offerto la merenda! Un'ottima torta e una bibita rinfrenscante vista la giornata afosa. Altro buon motivo per tornare sul Crostis!
Alla prossima!